12 settembre 2008

Donne al potere

Siamo sicuri di volere le donne al potere? Sicuri sicuri? Convinti?

Io no, proprio per niente. Anzi, quasi quasi, se potessi, lo vieterei per legge. Non è maschilismo, non è misoginia. E' paura che si ripeta sempre la solita storia. Ovvero: essendo sempre state considerate “deboli”, con poco polso o incapaci di farsi rispettare, quelle donne che sono arrivate al potere non hanno fatto altro che voler dimostrare a sé stesse e al mondo che in realtà valgono, che non sono meno degli uomini e che se c'è da essere cattive lo sono. E questo non ha fatto altro che portare tragedie, guerre, violenze, miseria. Ecco una breve lista degli ultimi disastri internazionali e poi fatemi sapere che cosa ne pensate:


Condoleeza Rice: segretario di stato USA: teocon, militarista e pure brutta come la morte);

Madeleine Albright: (ex segretario di Stato USA, il suo capolavoro è stato quello di costringere la Serbia a rifiutare un trattato improponibile per scatenare la guerra per il Kosovo;

Margaret Thatcher: grandissima assassina patentata, affamatrice di popoli (cominciando dal suo, l'Inghilterra) e guerrafondaia alcolizzata

Indira Gandhi: figlia di Nehru (e non di Gandhi). Una specie di dittatore che anche nonostante avesse avuto qualche (non tutte) buona idea per far crescere il proprio paese, sembrava quasi provocare appositmente tutto e tutti. Tanto che ad ucciderla fu una delle proprie guardie del corpo.


Golda Meir: primo ministro di Israele negli anni '70. I palestinesi la maledicono ancora oggi.

Isabela Perón: simbolo dell'incapacità. Fece tutto il possibile perché i militari argentini prendessero il potere nella dittatura del 1976. E ora si scopre che era direttamente coinvolta pure lei.

Angela Merkel: la “cancelliera di ferro”. Con lei la Germania doveva diventare una super-nazione. Stiamo aspettando...

Ma sì, buttiamo dentro anche Liviana Scattolon: concentrato di arroganza, ignoranza, superbia, disastro finanziario e populismo. Chi è questa mina vagante? Il sindaco di Villorba, di cui sono cittadino... No, io non l'ho votata. Anzi, mi ci ero pure candidato contro nell'unica lista di sinistra alle ultime elezioni comunali.

E anche la volgarità di Alessandra Mussolini e della sua amichetta boca onta, la Santanché.

Se non si rimette presto, ci metto anche l'incapacità di comando di Cristina Fernández Kirchner: è al potere da un anno e l'Argentina sta facendo passi da gigante in tutti I campi. Ma in direzione opposta a quella dello sviluppo. Non è che dipenda tutto da lei, certo, però sta dimostrando veramente scarse capacità e mostrare i muscoli serve a poco... Più o meno dicasi lo stesso per Michelle Bachelet in Cile che piace tanto in Europa solo per la sua storia personale, ma in realtà è solo un burattino. Ho moltissimi dubbi anche su Ingrid Betancourt: un'altra donna amata in Europa ma in America latina nessuno capisce a che gioco stia giocando. O forse non si tratta della stessa Ingrid Betancourt che rapirono le Farc tanti anni fa? A volte mi sembra quasi impossibile che si tratti delle stesse persone. E se dovesse diventare presidente della Colombia, ahia...


Questo trafiletto noioso era iniziato con uno scopo non ancora delucidato: sputare addosso alla candidata repubblicana alla vice-presidenza degli Stati Uniti, la “creazionista” Sarah Palin. Brrr... mette i brividi quella tipa lì. L'ultima uscita? Che è pronta alla guerra con la Russia. Braaaava... Ma vacci te in guerra, deficiente.

E per cosa poi? Perché la Russia sta proteggendo i propri interessi (seppure nella peggior maniera possibile)? La Georgia è uno stato finanziato dagli Stati Uniti e armato da Israele che sta cercando di destabilizzare l'area e che potrebbe essere il paese che ospiterà un'importante base militare di appoggio per attaccare l'Iran, o, chissà, forse pure la Russia o la Cina se rompono troppo.

La Russia ha forse fatto male a proteggere il secessionismo di due microprovince? Certo che ha fatto male, ma ha applicato lo stesso principio introdotto dagli Stati Uniti quando hanno riconosciuto l'indipendenza a quelle sottospecie di stato che ora è il Kosovo. Quando invece tutti i trattati firmati fino ad allora scrivevano chiaro e tondo che il Kosovo sarebbe rimasto una provincia della Serbia ma con uno statuto speciale e una larga autonomia. Le regole le hanno fatte gli Stati Uniti e loro stessi le hanno poi violate. Questo ha creato un precedente che ha fatto molto ma molto irritare la Russia. La quale non ha fatto altro che servirsene per i propri interessi (anche legittimi).

Ora Sarah Palin vuole la guerra contro la Russia. Forse non le hanno spiegato che non si sta giocando a Risiko.



Ovviamente ci sono anche le donne che arrivano al potere e fanno un ottimo lavoro e soprattutto non adottano questa classica impostazione dello scontro frontale o del voler far vedere chi comanda. Però sono sempre casi locali (ad esempio la sindaco di Montebelluna, in provincia di Treviso).



Ah... pori veci...

Non voglio le donne al potere! Ma neanche i maschi. I trans? Mmm. L'unico esempio finora -che io sappia- era Luxuria, che non mi ha entusiasmato un granché.


Voglio la democrazia partecipativa e partecipata, il metodo del consenso e la rappresentanza con mandato.

Ah, e un whisky con ghiaccio, grazie.





3 commenti:

arial ha detto...

prova a dare un'occhiata, se ti va a questo blog
http://Israelediversa.ilcannocchiale.it/2008/09/11/commenti_a_questo_blog.html

Unknown ha detto...

eh... questi discorsi mi riportano alla mente vecchi proverbi che parlano di pesce salato-affumicato-secco e piccoli quadrupedi pelosi che fanno bau bau... :)

Rabioso Grinton ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.