Come saprete, ieri sul tardo pomeriggio un'automobile guidata da un 18enne arabo-israeliano ha travolto quasi una ventina di persone a Gerusalemme. Il guidatore è poi stato ucciso dalla polizia israeliana. E' il terzo attentato di questo tipo anche se qualche dubbio resta.
Come mi aspettavo, non c'è stata alcuna reazione, almeno qui a Betlemme: come se non fosse successo nulla. Pura e semplice apatia.
Perché i dubbi? Sembra che il presunto attentatore non abbia lasciato nessun messaggio sulle sue intenzioni di diventare "martire" e che non l'abbia nemmeno manifestato a nessuno. E questo non è poco. I parenti dicono che si sia trattato di un incidente, tragico, ma pur sempre di un incidente.
Ora: non conosco la dinamica dell'accaduto e non mi ci metto neanche a scoprirla. Per cui vi invito a non prendere sul serio quello che sto per scrivere (anche se lo scrivo seriamente e non per burla).
La mia ipotesi è che il ragazzo fosse in ritardo per l'Iftar, cioè la cena che interrompe il digiuno del Ramadan.
Perché lo dico? Se aveste mai visto cosa succede appena il muezzin canta al tramonto, capireste. Sembra quasi la scena dei film di Fantozzi in cui i dipendenti si preparano ad abbandonare in fretta e furia il luogo di lavoro al suono della campanella. Non voglio sembrare irrispettoso ma più o meno va così...
Altra cosa: chi ha visto quanto male guidano i palestinesi e quanto sono estremamente pericolosi quando si mettono al volante, sarà d'accordo con me nel prendere almeno in considerazione la probabilità di un incidente piuttosto che di un attentato.
Tutto questo non per dire che i palestinesi sono tutti dei santi e non farebbero mai male ad una mosca. Ovviamente reagiscono anche loro, in una logica di cerchio vizioso della violenza (tanto che ad un certo punto non si capisce più chi abbia torto e chi ragione). Negli ultimi giorni, ad esempio, un adolescente palestinese ha cercato di lanciare una molotov contro l'ingresso di un insediamento ma è stato ucciso prima di riuscirci. E due donne -in tempi diversi- hanno gettato dell'acido su soldati israeliani in uno dei tanti checkpoint.
Da parte israeliana succede sempre di tutto. Inutile scrivere cosa, che tanto già si sa.
Che brutto abituarsi alla morte e alla violenza.
Ciò che mi angoscia, invece, è che Fatah (col supporto di Israele) ha annunciato che si sta preparando per lanciare un'offensiva a Hamas e cercare di riprendere il controllo di Gaza. Pazzi. In questi giorni continuano a fioccare arresti su arresti da parte delle forze di sicurezza palestinesi (leggi Fatah) e non si faranno attendere le reazioni di Hamas.
Non c'è mai limite al peggio.
Non c'è soluzione a questa follia...
23 settembre 2008
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1 commento:
Ciao Korke........non cè mai un limite al peggio dici?
Approfitto di questa occasione per scrivere anch'io sul BLOG.
Sull'attentato: non so sei hai presente l'incrocio alla porta nuova della Old City, sulla strada che porta al centro notturno di Gerusalemme, ma in salita, piena di semafori e perdere il controllo, percorrere tutto il marciapiede e prendere a caso(?) 13 militari sembra un pò inverosimile.....anche se è vero che il ragazzo non aveva la patente(parole della madre), era depresso perchè la donna l'aveva mollato(mossad)....e sul finire del Ramadam i palestinesi perdono un po la testa. Ieri sera lite tra vicini di casa (mia!?!), futili mitivi ma c'era già pronti coltelli.....100 persone coinvolte almeno......già una volta però si sono sparati qua sotto in passato. Nel frattempo fanno i lavori nella Arab junction e nel mio viale, eri sera hanno lasciato un cratere aperto, che se ci finisco dentro con una ruota mi vengono a riprendere gli speleologi.
PAR CONDICIO...ovvero parliamo male pure di quelli con le treccine...domenica al parco di Jerusalemme mi hanno tagliato le gomme (ho usato il plurale perchè erano esattemente in un numero maggiore rispetto alla ruota, singolare, di scorta)della COOPI car.... il servizio di emergenza mi è venuto a recuperare 3 ore dopo, verso mezzanotte. NO COMMENT
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