24 settembre 2008

Boca-ta d'aria

Gia', sono di umore un po' basso. Per fortuna il Ramadan sta finendo e ci aspetta quasi una settimana di ferie. Molto probabilmente fuggiro' da qualche parte per riacquistare forze ed entusiasmo.

L'ho gia' scritto in precedenza e credo non sia mai stato un mistero: sono un calciofilo estremista. E il calcio, in questi momenti, spesso mi tira su. Domenica, purtroppo, il mio Boca ha perso in casa dopo 39 partite imbattuto. Amarezza mitigata solo dalla figuraccia rimediata degli eterni nemici del riv*r e l'ennesima contestazione dei loro "tifosi". (La 12 non sa cosa significhi "contestare la squadra").
Ma ieri c'e' stato un piccolo miracolo. Si giocava l'andata dello scontro con i campioni in carica della Copa Libertadores, gli equatoriani della Liga Deportiva de Quito, per le eliminatorie di Copa Sudamericana (l'equivalente della Uefa). Il Boca -che domani ha pure un'altra partita!- schierava principalmente dei giovanissimi, alcuni addirittura all'esordio. Scelta un po' rischiosa ma dovuta. Ormai sta diventando una caratteristica di questo sorprendente Boca molto ringiovanito, che i giornali chiamano "el Boca de los pibes" (ragazzini) o "de los nenes" (bambini) o addirittura "mamadera" (biberon).

Prima di scendere in campo, il carismatico allenatore Ischia ha semplicemente detto ai giovani un po' nervosi: "Andate e godetevi la partita". Gli avranno dato ascolto? A quanto pare...

Risultato finale: 4-0 per il Boca. Orgoglio auriazul e sorriso nell'anima per me. :-)



Si vede che nel nostro biberon non c'era latte cinese...


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