29 agosto 2008

Odio

Smanettando su internet, ho trovato commenti di altre persone che hanno visitato la Palestina di recente e mi sono stupito perché hanno visto cose che voi umani...
Ah no, quello era il replicante di Blade Runner. (Ma credo che anche qui avrebbe pronunciato le stesse parole) .

Dicevo: mi stupisce che abbiano notato cose che a me sono completamente sfuggite oppure che abbiamo interpretato in maniera diversa. Cerco di spiegarmi...

Loro dicono di aver visto molte svastiche disegnate sulle pareti (in particolare sul Muro), e che moltissimi palestinesi adorano Hitler e il nazismo perché hanno sterminato gli Ebrei. Affermano, inoltre, che i palestinesi sono apertamente antisemiti e odiano indistintamente tutti gli ebrei. Che i musulmani odiano tutti i cristiani e che i cristiani palestinesi sono degli islamofobi.
Che non vogliono compromessi perché basta vedere quante cartine della palestina ci sono dove Israele non è presente. Che adorano i terroristi, ama(va)no Saddam Hussein e venerano le immagini di militanti armati.

Cosa ho visto io:
Di svastiche, nemmeno l'idea. Non solo: la maggior parte dei palestinesi impegnati politicamente è di sinistra o addirittura apertamente comunista o socialista (ci sono forti simpatie per Cuba, Venezuela e i vari Che Guevara, Fidel Castro e Hugo Chávez). Dire che i palestinesi siano antisemiti è una banalità, perché sono semiti pure loro come tutti gli arabi (sarebbe come dare dell' "antiamericano" ad un latinoamericano: perché, cosa siamo noi? Non abitiamo forse nel continente americano? Non mi risulta che Cristoforo Colombo -maledetto lui, i Cattolicissimi re di Spagna e tutti i Conquistadores- siano sbarcati a New York o a Miami...).

Ho sentito sì parlare di nazismo ma per incolpare l'Occidente della situazione attuale: "Sono stati i nazisti a sterminare gli ebrei, non noi. Perché la Germania o l'Europa o gli Stati Uniti non hanno dato un pezzo dei loro paesi agli ebrei, visto che abitavano lì? Loro hanno commesso l'errore, dobbiamo pagarne noi le conseguenze?".

Ecco, nei campi profughi è già più probabile che qualche "nazistello" -se proprio vogliamo chiamarlo così- ci sia e proprio per quei motivi scritti sopra. Però, proprio nei campi profughi -che sono i più radicali proprio perché bersaglio quotidiano della repressione israeliana- qualcuno mi ha pure detto che chi manifesta queste simpatie viene subito trattato da idiota: "Non lo sai forse che i nazisti volevano solo gente bianca, bionda e con gli occhi azzurri? Guardati: tu forse sei così? Credi che a te non avrebbero fatto lo stesso?".

Odio verso tutti gli ebrei indistintamente? Nemmeno. Qui preferiscono dire "ebrei" e non "israeliani" soltanto perché i coloni sono solo ebrei, i soldati sono solo ebrei e il governo di Israele è formato solo da ebrei. E gli israeliani non sono tutti ebrei! Il problema del conflitto è accentuato dagli ebrei ultra-ortodossi, dalla destra religiosa conservatrice che va a braccetto con i "neocon" o "teocon" soprattutto di stampo statunitense ma anche Europeo. (Come altri, anch'io preferisco leggere "neo-con" alla francese... Dove "con" significa semplicemente coglione). Quella destra religiosa che è un grosso problema anche per lo stesso Israele, per gli stessi israeliani e addirittura per gli stessi ebrei.
Se i palestinesi odiassero così tanto gli ebrei, dovrebbero scriverlo sui muri (magari lo fanno anche ma io non lo capirei, questo è vero) o disegnare Stelle di Davide sbarrate, boicottare qualsiasi loro prodotto, ecc. I Latinoamericani che odiano gli Stati Uniti e che sono la maggioranza, non perdono tempo e lo dimostrano sempre e ovunque. Cominciando dal fatto di chiamarli yankees (o yanquis, più spagnoleggiante) o gringos (termine coniato dai messicani che significa "green go" ovvero "verde -militare statunitense- vattene") e non "americani". Avrete notato che lo faccio anch'io... Nel mio caso, per quasi tutta la mia vita ho odiato senza tregua gli stati uniti e gli statunitensi. Finché mi sono accorto che quello era solo uno stupido pregiudizio e che di statunitensi eccezionali ce ne sono a milioni. Però è stato un processo lungo e difficile...
Non ho visto le stesse cose qui. Al massimo contro Bush, quello sì.

Però, ecco, sempre nei campi profughi gli adolescenti nutrono i maggiori risentimenti. Mi raccontava la mia insegnante di arabo (che, ricordo, è una rifugiata) che vicino al campo di Aida pochi anni fa sorse il grosso insediamento di Gilo. E' dentro i confini della "linea verde" (quindi in territorio palestinese) ma è rimasto fuori dal Muro perchè Israele ora lo considera parte di Gerusalemme (in realtà la zona è parte di Betlemme. Era...). Una volta costruito il Muro, ovviamente il risentimeno è cresciuto e i ragazzini odiano qualsiasi cosa che arrivi dall'altra parte. Dice la mia "prof" che addirittura cercavano di ammazzare gli uccellini che arrivano da Gilo: "sono uccelli israeliani".
Se Gilo non esistesse, quegli uccellini starebbero ancora volando. Certo che quei ragazzini hanno sbagliato: che colpa hanno gli animali in questa assurdità? Però sarebbe da chiederlo anche ai coloni ebrei: loro, con i fucili di precisione, ammazzano capre e pecore palestinesi. (O, se va bene, gliele rubano).

Se un qualche flebile e traballante germoglio di pace spunta ogni tanto dall'arido suolo di Palestina, ci pensano prontamente le ruspe e i bulldozer israeliani a spazzarlo via costruendo l'ennesimo insediamento illegale, che sarà abitato da coloni estremisti. E, guarda caso, questi ultimi sono quasi sempre bianchissimi e ricchissimi ebrei statunitensi. (Quando mi diranno di un colono nero ebreo etiope o di origini arabe, allora crederò un po' alla presunta democrazia israeliana).


I musulmani odiano i cristiani? In oltre un mese e mezzo nessuno mi ha mai mostrato odio. E io
ho sempre detto apertamente di essere cattolico. Ci sono un sacco di chiese qui, e nessuno le tocca. Sono stato ad un incontro di autorità religiose islamiche e di una ventina di presenti solo uno ha espresso forti risentimenti verso ebrei e cristiani (vedi "Jenin"). Credo che sia normale che ci sia qualche idiota, come da noi ci sono preti cattolicissimi come Badget Bozzo o quelli che fanno le messe in latino per i leghisti. O vescovi, cardinali e nunzi apostolici amiconi di dittatori e generali, come gli alti prelati argentini durante l'ultima dittatura, che andavano a prendere il té con i generali golpisti, assistevano compiacenti alle torture dei detenuti illegali e davano la comunione agli assassini delle squadre della morte. Tutto alla luce del sole, con il Vaticano compiacente, guidato da papa Giovanni Paolo II, sì, proprio lui (che ha dovuto fare un passo indietro perché era troppo scandalosa la posizione della Chiesa che, se non sosteneva apertamente quanto accadeva, nemmeno condannava).

Cristiani islamofobi? Se avessero tanta paura, non ostenterebbero crocifissi e statue di madonne e San Giorgio ovunque. I loro negozi sono mescolati con quelli musulmani e vendono senza problemi alcolici; le donne cristiane girano tranquillamente per strada senza velo, con le maniche corte e le gonne; addirittura ci sono più chiese che non moschee. E ricordo che comunque sono tutti palestinesi, per cui si trovano nella stessa barca.
Ho chiesto ad alcuni musulmani cosa pensano dei cristiani e mi hanno risposto che sono integrati ma a volte tendono a "tirarsela un po'" perché hanno più soldi dei musulmani. Una cosa positiva che dicono di loro i musulmani, è che fanno più comunità e sono molto più solidali fra loro che non i musulmani. Per cui, in tempi difficili, i cristiani se la passano un attimo meglio grazie alla solidarietà.
Non ho ancora avuto modo di parlare con arabi cristiani: però appena lo faccio riporterò i loro pensieri. Chissà, forse avranno un punto di vista completamente diverso.

Le cartine della Palestina raffigurano ovviamente tutta la Palestina Storica e non solo la striscia di Gaza e la Cisgiordania. Quella è la Palestina. Cisgiordania e Striscia di Gaza sono soltanto dei pezzetti, frutto della guerra del '48.
Anche Israele usa le stesse cartine per raffigurare il proprio stato, includendo Striscia di Gaza e Cisgiordania. Solo che in questo caso c'è una volontà politica più forte: quando dicono che lo stato palestinese è la Giordania si capisce benissimo cosa intendano dire.
La soluzione dei "due stati" sembrerebbe la cosa più semplice da fare ma in realtà è impossibile che si riesca a realizzare. Credo che pensare alla soluzine di un unico stato binazionale, laico e democratico sia l'unica soluzione possibile. E molti palestinesi stanno cominciando a sostenere questa idea.

I palestinesi amano i terroristi? "Terrorista" è una definizione politica, data dal nemico. Se c'è una parola che manca di obiettività è proprio terrorismo.
Anche i partigiani erano terroristi, agli occhi di nazisti e fascisti. Anche Che Guevara era un terrorista secondo gli Stati Uniti (ma, guarda caso, solo dopo che Cuba si schierò con l'Unione Sovietica: prima, infatti, Washington guardava con una certa simpatia anche Fidel Castro!).
I militanti armati palestinesi non sono molti, ora ancora meno. Non esiste un esercito palestinese: chi, quindi, può difendere la Palestina da un'azione militare israeliana?
E' ovvio, quindi, che i "martiri" vengano adorati: secondo la gente, sono morti per la causa palestinese. (Una cosa che mi viene in mente solo ora, è che di solito noi associamo la figura dei "martiri" ai musulmani. Sarebbe interessante sapere se ci sono o ci sono stati anche palestinesi cristiani militanti armati. Penso di sì ma al momento non ho nulla per provarlo o smentirlo. Indagherò...).

Quello che non posso accettare, ovviamente, è che questi militanti colpiscano i civili: i suicidi negli autobus o nei luoghi affollati sono semplicemente stupidi. Se una guerra deve essere combattuta, che si combattano i soldati, come dice il diritto internazionale. Colpire i civili e le infrastrutture civili: questi sì sono atti di terrorismo. Così come anche il lancio di razzi qassam: sono contro il diritto internazionale perché sono talmente scassati che non è possibile definirne la traiettoria e quindi possono colpire tranquillamente anche i civili.
Però, ritengo sia peggiore il terrorismo esercitato dai coloni e dalle forze di occupazione israeliane: è un terrorismo quotidiano, un'umiliazione continua, finalizzati solo a rendere impossibile la vita alla gente. Quali risultati può produrre una cosa del genere? Per un po' la puoi sopportare, facendo dell'apatia l'unica arma per resistere (visto che tutte le altre non funzionano). Finché non dici basta, e allora hai solo due soluzioni: o scappi lontano lontano, o la fai finita. Ma in quel caso cerchi di portarti qualcun'altro all'inferno...
Io non li giustifico: cerco solo di dire che bisogna guardare ogni dettaglio del quadro e guardarlo nella sua interezza. Fermarsi ai particolari non aiuta a capire il tutto.

Saddam Hussein? Certo. E' vero, in passato era adorato. Per la sua retorica anti-Israeliana. E perché la propaganda iraqena del partito Ba'ath (che era panarabista e laico, con una specie di ideologia socialista, almeno alle origini) sosteneva le famiglie dei militanti palestinesi.
Non dimentichiamoci che negli anni '80 Saddam Hussein era il campione della libertà, pagato profumatamente dagli Stati Uniti. Poi, però, fece il passo più lungo della gamba e da un giorno all'altro passò ad essere un "terrorista". Però le sue politiche sono sempre state le stesse...
I manifesti che ritraggono Saddam ci sono ancora in giro, schiariti dal tempo e dai raggi del sole. Segni di un passato che è stato. Potrebbero rimuoverli? Anche, ma perché dovrebbero? Il problema, in fondo, è degli Stati Uniti.
E' come se qualcuno venisse a criticarmi perché ho un poster di Fidel Castro: a voi che ve ne frega? Se gli Stati Uniti lo considerano un terrorista, è un problema loro, non mio. Non considero certo Fidel un dittatore, e nemmeno Cuba uno "stato canaglia". Io di certo non seguo la dottrina di Washington. E anche ora, che siamo in clima di elezioni, non sto certo trepidando perché vinca Barack Obama. Lui sarà -forse- il prossimo presidente degli Stati Uniti, non certo il mio. E comunque non sarà lui a cambiare il mondo. Non mi aspetto nulla di buono dai governi yankee, mai. Nemmeno se a guidarli ci fosse Gandhi e la diffidenza è giustifica: chi comanda sono le multinazionali che stanno dietro, i gruppi di pressione (o lobbies) e l'esercito. Tu, presidente degli Stati Uniti, al limite puoi mitigare il loro potere ma non certo eliminarlo. Altrimenti non saresti nella Casa Bianca...


Sì, ho divagato e non mi sono nemmeno accorto che ho paragonato Saddam Hussein a Fidel Castro! No, non era mia intenzione. Saddam Hussein era una merda da capo a piedi, anche quando l'Occidente non lo considerava un "tiranno". Che fosse nemico degli Stati Uniti non ne fa automaticamente un leader da apprezzare, tutt'altro. Per me, Saddam è da considerare alla stregua di dittatori come Stalin, Pol Pot, Henver Hoxa, Ceausescu, Somoza, Batista, Videla, Hitler e Mussolini (e tanti, tanti, tanti, putroppo tanti altri). Ciò che li accomunava non rea solo il fatto di essere "nemici della libertà" o "nemici della democrazia": erano oppressori di popoli, a cominciare dai loro...


P.s.: che io stia dalla parte dei Palestinesi è inconfutabile, no? Però, proprio per quello che ho appena scritto, non significa automaticamente che io sia contro Israele o contro gli ebrei. E nemmeno che accetto tutto quello che viene dai Palestinesi, indistintamente... Spero si sia capito.

Il mondo è variegato, usa moltissimi colori e le sfumature e i colpi di luce possono trasformare ogni dettaglio.
E io, che ho una morosa pittrice, lo so benissimo! ;-)

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